“Mi alzo presto la mattina, metto su il caffè, porto i miei figli all’asilo e mi preparo per la giornata. È un lavoro come un altro, mica pretendo chissà cosa. Solo un po’ di rispetto, almeno quello. E invece, ogni volta, c’è sempre qualcosa che mi fa venire voglia di mollare tutto.
Non mi lamento, eh. So che non è facile trovare persone che apprezzano davvero quello che fai, ma certe volte rimango senza parole. Quando pensi di averle viste tutte, succede sempre qualcosa che ti sorprende. O meglio, che ti fa capire che no, non esiste davvero un limite a certe cose.
Basta un gesto, delle parole di un certo tipo, e capisci tutto. Capisci che, per alcuni, non sei nemmeno una persona, sei solo qualcuno che svolge un compito e poi sparisce. Una presenza invisibile, utile ma mai abbastanza importante.
E allora vorresti dire qualcosa, vorresti rispondere a tono. Ma poi ti fermi, perché tanto lo sai già: certe mentalità non le cambi, e certe situazioni parlano da sole. Ma stavolta no, stavolta non riesco proprio a mandarla giù.”




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