“Buongiorno, voglio parlarvi del mio rapporto con il mio ragazzo, Michele. Io ho 29 anni, sono una ragazza normale, con sogni e speranze, ma soprattutto amo ridere e fare un po’ la scemotta, sapete faccio quella che fa sempre battute, che non prende mai nulla sul serio, la giullare o il clown. Mi chiamano l’anima della festa perché con me si ride sempre e ci si diverte. Non si può dire la stessa cosa del mio ragazzo con il quale sto da due anni. Anni che sono stati molto pesanti, ammetto, perché lui invece è molto serio, impostato, timido e non ama le mie intemerate in cui mi comporto così come detto. Però vabé, io ci sono rimasta ammetto più per noia che per reale trasporto. Anche per avere un supporto morale, perché quando non si comportava come una persona poco carina, ed è un eufemismo, era uno che mi stava accanto. Gli ultimi mesi, però, sono peggiorati. Io ho perso il lavoro che avevo da anni e ho iniziato a fare volontariato per non fare con le mani in mano prima di trovarne uno nuovo. Lui, invece, ha iniziato a essere sempre più antipatico, ma soprattutto è diventato sempre più assente a causa del suo lavoro, perché a detta sua aveva troppo da fare. Ma a una certa si è superato ogni limite.”

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