“Ciao a tutti. Sono davvero giù di morale, per questo voglio scrivere a voi di Spunte Blu…

Quando sei in ospedale, lontana da casa, per un intervento che ti spaventa, l’unica cosa che desideri è non dover pensare ad altro.

Fortunatamente, in questi giorni, mio marito Federico è stato sempre con me.

Ma nonostante la sua presenza, un pezzo della testa restava lì, a casa, con quella preoccupazione di fondo che qualcosa potesse andare storto.

Avevamo chiesto a mia madre un favore semplice: stare a casa nostra qualche giorno, controllare i lavori in bagno e dare un’occhiata ogni tanto. Niente di pesante, niente di complicato. Solo un gesto d’aiuto mentre io ero via. Casa nostra, che abbiamo messo su con fatica.

Dove ogni cosa ha un significato. Dove ci sono cose che abbiamo scelto, e altre che abbiamo custodito.

Come il mio vestito da sposa, per esempio. Non lo tenevo lì per riviverlo, ma per rispetto. Perché è parte di me. E poi…

Poi ho scritto a mia madre. E da lì, una conversazione che non dimenticherò facilmente. Una di quelle in cui capisci che a volte, anche chi ti è vicino, può mancare completamente il punto.”

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