“Ciao a tutti, mi chiamo Mara. Questo Natale ho avuto una consapevolezza piuttosto amara: mia madre non è una brava persona, almeno lo è con tutti ma non con noi.

Ha insistito tanto per averci a pranzo e cucinare ogni cosa possibile. Ma lo ha fatto soltanto per farsi bella agli occhi degli altri, per farsi passare da madre e nonna perfetta.

Infatti è sempre stato così: all’esterno portava questa maschera di perfezione, e poi con noi si trasformava in un’altra persona.

Ma io l’ho sempre giustificata, anche perché da piccola non capivo il suo comportamento ai limiti del patologico e non conoscevo la personalità narcisista…

Ho cercato sempre di andare d’accordo con lei in età adulta, ai limiti del possibile, perché mi dicevo: è inutile arrabbiarsi, è fatta così, non serve a niente, bisogna perdonare…

E se per un po’ ha anche funzionato, poi la sua vera essenza è venuta fuori.

Mio marito mi dice di lasciarla perdere e basta, non stare neanche a litigarci, che abbiamo la nostra famiglia adesso.

Ed è anche vero, però le sue parole mi ritornano alla mente e non posso fare a meno di sentirmi lo stomaco sottosopra e un gran nervoso.

Ecco a voi la conversazione ai limiti dell’inverosimile che abbiamo avuto poco fa.”

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