“Ciao ragazzi! Vi seguo da sempre e sotto sotto ho sempre sperato di avere del materiale da inviarvi, anche se non immaginavo sarebbe stato di questo tipo… Dunque, piccola premessa, altrimenti alcuni passaggi sono appaiono chiari. A causa del coronavirus sono rimasta senza lavoro e ho letto un annuncio in cui si richiedeva una segretaria/assistente in una piccola società.

Contatto inizialmente questo tizio telefonicamente e mi chiede di fare una videochiamata, per la quale ci accordiamo nella prima parte degli screen. Durante la videochiamata, mi chiede di appoggiare il telefono da qualche parte ed inquadrarmi per intero, ma mentre sopra avevo la camicia, sotto avevo i pantaloni del pigiama, ma sul momento ci scherzo su e spero sia finita lì.”

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“Dunque vado a fare questo colloquio e mi vesto con dei pantaloni lunghi e una maglietta larga con scollo all’americana (per chi non sapesse, è quella che è più stretta sul collo e che va a finire sotto le ascelle). Essendo larga e con le spalle scoperte decido di non mettere il reggiseno perché trovo volgare che si vedano le spalline.

Durante il colloquio mi tiene a chiacchierare del più e del meno per un’ora e poi mi chiede nuovamente di alzarmi e girarmi di spalle per guardarmi meglio, sostenendo che fosse perché voleva assicurarsi della “bella presenza” e quando mi risiedo osserva ad alta voce che non porto il reggiseno. Gli dico che è solo perché non volevo si vedessero le spalline.

Poco dopo vado via e lui mi dice di richiamarlo dopo qualche giorno per sapere se sono stata presa perché apprezza chi insiste per ottenere un lavoro. Ovviamente non l’ho più richiamato, finché oggi non mi ricontatta lui.”

Se anche tu hai avuto una conversazione particolare con un datore di lavoro, inviaci tutto su messenger. La pubblicheremo in forma completamente anonima.

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