“Ciao a tutti lettori di spunteblu, mi chiamo Marika e vivo in una nota città universitaria. Ho trovato questo alloggio un po’ fuori dal centro ma che è molto bello e a un prezzo ragionevole, soprattutto visti i prezzi delle camere della città in questione. Si trattava di un appartamento con due camere da letto, ciascuna all’estremità finale del corridoio rispetto all’altra, con bagno, salotto con cucinino in comune.

Una volta presa la camera ho goduto di circa due mesi di solitudine in cui il mio unico coinquilino era il mio gatto Malachia, ma poi un giorno, mentre mi stavo lavando i denti, sento il portone aprirsi. Ho pensato al padrone di casa che, l’ultima volta, era entrato per far mettere a posto la caldaia quindi non mi sono allarmata, pensando a qualche lavoro di routine. Invece, mi sono trovata Gianluca, alto un metro e novanta almeno, con un borsone militare, la testa rasata, anfibi infilati nei pantaloni neri coi tasconi.

Prima che potessi gridare o chiedere chi fosse, si è presentato come il nuovo inquilino, ha visto il gatto e si è rinchiuso in camera. Mi è sembrato ovvio che non volesse essere disturbato. Mi era sembrato strano, ma mi sentivo cretina a chiedere delucidazioni al proprietario che mi aspettavo mi avrebbe avvisata del cambiamento, però siccome Gianluca aveva la chiave era chiaro che si era messo d’accordo con lui e che aveva affittato regolarmente la stanza. La cosa strana fu che andò subito in quella che sapeva già essere libera, ma lo realizzai solo tempo dopo.”

Quella stessa sera gli chiesi se poteva fare un po’ più piano perché, pure se dall’altra parte della casa, sentivo dei cigolii. Lui si è scusato, ha chiuso a chiave la porta e ho sentito un rumore soffocato come di una sega sul legno. Tempo dopo ho continuato a sentire qualche rumore da camera sua, quasi sempre di notte, e in capo a una settimana ho capito di non aver notato nessuna traccia del suo passaggio né in cucina né in bagno. Tutto si è incasinato la sera che è rimasto a dormire da me il mio ragazzo. Quello che però mi ha fatto ghiacciare il sangue nelle vene è stato quello che ho scoperto quando ho scritto al proprietario…”

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