“Ciao Spunteblu, io sono uno studente universitario che si è spostato di casa un paio di mesi fa per delle esigenze. Fortunatamente ho trovato un posto letto a metà anno in una casa con due ragazzi, i miei attuali coinquilini, con cui ero davvero contento di condividere casa.

In realtà io sono poco presente perché mi muovo spesso per partecipare a serate e incontri. Insomma, l’università non è soltanto libri studio ed esami. Ma quando i miei coinquilini non sono in casa, ho l’abitudine di far venire alcuni compagni di corso a studiare da me o a passare la serata.

Non ho mai avuto particolari problemi con altri coinquilini in passato e sono sempre stato un ragazzo a cui piace condividere tutto e dare una mano quando serve. Però, l’altro giorno uno dei due coinquilini mi ha scritto accusandomi di far sparire le sue cose dentro casa. Insomma, quello che molti come me riterrebbero un semplice fraintendimento tra ragazzi è diventata per lui una questione di stato. Quello che non riesco a spiegarmi è la sua reazione davvero esagerata per il contesto, avendo coinvolto anche il proprietario di casa.”

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