“Ciao, sono Silvia e vi metterò al corrente di quelli che sono stati i miei ultimi sei mesi. Mesi di paura e timore. All’inizia è iniziata nel modo più semplice e non era nulla di che, poi è andata peggiorando e il bello è che di fronte alla legge non posso fare assolutamente niente, perché la persona in questione è davvero molto furba. Sto parlando di Massimo, un ragazzo che è stato mio collega per un paio di giorni quando ho trovato impiego come segretaria in un ufficio stile call center. Sono stata lì due giorni soltanto e sono andata subito via e ho trovato impiego in un altro posto, un negozio in centro. Tutto andava bene finché in questo negozio arriva lui e attacca bottone. Poi me lo ritrovo al mio supermercato così casualmente, poi quando sono in giro con i miei amici, poi al cinema e addirittura anche se i posti erano assegnati lui voleva sedersi accanto a me, anche se c’era altra gente in quei posti. A una certa, per disperazione pensando di farlo contento, gli ho dato il mio numero e invece ha iniziato a tartassarmi più di prima. Finché non mi contatta un giorno e inizia a essere davvero inquietante.”

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