“Ci sono cose che non ti aspetti neanche dal peggior nemico, figuriamoci dalla persona con cui condividi la vita. Credevo che certe umiliazioni potessero venire solo da fuori, invece mi sono ritrovata a viverle dentro casa mia. Non parlo di un litigio banale o di una frase detta male, ma di un gesto studiato, preparato, convinto di essere “per il mio bene”.
Io ci ho messo anni a costruire la mia sicurezza, a credere che il mio lavoro e le mie passioni valessero quanto i titoli e le lauree di chi si sente sempre un gradino più in alto. Poi, in un attimo, mi sono ritrovata ridotta a una caricatura: quella che non sa, quella che deve essere corretta, quella che non è mai abbastanza, ovvero l’ignorante.
E la cosa peggiore è stata capire che lui non vedeva niente di male in quello che aveva fatto. Perché è questo il problema delle persone che si sentono superiori: non si accorgono neanche quando ti calpestano. Io invece me ne sono accorta benissimo. E questa volta non ho intenzione di stare zitta.”



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