“Io e Giulia siamo stati insieme quasi tre anni. La classica storia che, all’inizio, ti sembra diversa da tutte le altre. Lei era affascinante, colta, piena di riferimenti letterari, sempre con un libro in borsa e una citazione pronta per ogni situazione. Parlava tre lingue, odiava gli happy hour, guardava solo film in bianco e nero. Una di quelle persone che ti fanno sentire fortunato, ma anche un po’ inadeguato. All’inizio mi piaceva. Mi faceva sentire “evoluto”. Con lei ho scoperto mille cose: mostre, libri, persino il silenzio forzato nei caffè letterari. Ma poi è diventato chiaro che per lei c’era un solo modo giusto di vivere le cose. E tutto il resto… era volgare. Compreso ridere troppo. Compreso godersi cose “da persone semplici”, come guardare trash in tv. Io anche sono una persona molto colta, ma c’è modo e modo di esserlo. È finita quando ha iniziato a guardarmi dall’alto in basso anche solo per il modo in cui ridevo. E altre situazioni senza senso. L’altro giorno, dal nulla, mi scrive sconvolta, solo per alcune storie che avevo postato.”



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