“All’inizio mi sembrava una cosa tenera. Sabrina passava le serate su The Sims, diceva che la rilassava, che era “come avere una seconda vita senza stress”. Ogni tanto mi faceva vedere la casa che aveva costruito, identica alla nostra, e ridevamo. Poi, un giorno, ho notato un dettaglio: il personaggio con cui viveva nel gioco non si chiamava “Andrea” ovvero me, ma “Nico”.

E “Nico” non era un personaggio qualsiasi. Aveva la sua faccia, la sua voce, le sue battute. Così ho creato anch’io un account e sono entrato nel gioco per capire. Quello che ho trovato mi ha spiazzato: una versione alternativa della nostra vita, con baci, abbracci, conversazioni e pure messaggi hot — “di gioco”, certo, ma scritti da lei. Tutte le volte che io ho giocato non ho mai incontrato cose simili, non so cosa voglia intendere con gioco di ruolo. Lei dice che non è tradimento, che è fantasia, che nel gioco “vale tutto”. Io non so se sbaglia lei… o se siamo davvero tutti così, solo che lei lo fa a schermo aperto.”

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