“Buongiorno, mi chiamo Enrico e fino a pochi giorni fa lavoravo per un ristorante e mi occupavo un po’ di tutta la parte amministrativa (contabilità, contatto con i fornitori, acquisti ecc.).
Dico lavoravo perché a seguito della conversazione che leggerete, i miei rapporti con loro, principalmente con il proprietario, sono terminati, e sono terminati per mia scelta. Sono un ragazzo giovane, ho studiato per fare quello che faccio, e questo lavoro mi garantiva stabilità, una certa flessibilità, e uno stipendio sicuro e certamente alto rispetto alla media che si può trovare in giro.
Sono uno sprovveduto ad averlo lasciato? Forse, sicuramente dal punto di vista economica, ma c’erano degli aspetti che non mi piacevano, soprattutto nel comportamento di Biagio, il proprietario, che non mi sono mai andati a genio, stratagemmi da lui utilizzati e discutibili.
Di certo il lavoro è lavoro e in alcuni casi purtroppo, per sopravvivere, bisogna anche adattarsi e fare cose che magari di base non si farebbero. Ma io ho una mia etica e una mia moralità, quindi non mi sento di essere nel torto”


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