“Ciao Spunte. Ho scritto finalmente a mia zia Concetta dell’America. È la sorella di mia mamma che purtroppo non c’è più. Sono stata arrabbiatissima con lei per anni. Non ho voluto più parlarle, né sentirne parlare, per tantissimo tempo.

Dovete sapere che, dopo la morte di mia mamma, abbiamo dovuto affrontare la questione eredità. Chi si prendeva quella casa dei nonni? Chi si prendeva quel terreno? Come spartire le cose? Per anni si è litigato, senza trovare un accordo. Ero molto amareggiata, perché, dato che mia madre non c’era più, ho dovuto io parlare con i miei zii materni per accordarmi con loro. Ma a me sembrava che a loro importasse solo dei soldi e che non mi sentissero come una parente, sangue del loro sangue, ma come un peso, che se non ci fossi stata avrebbero potuto prendersi tutto. 

Sono passati tanti anni. Anni in cui ero arrabbiatissima con la vita. Sono stata in giro per il mondo facendo mille lavori diversi e mille esperienze. Mia madre, che era anche medico, avrebbe voluto una vita diversa per me, qui in Sicilia, a lavorare per la mia terra. Ma io non volevo. Sono andata in Olanda, dove ho toccato il fondo e mi sono vergognata di me stessa. Non vi anticipo nulla. Lo leggete negli screen.

Dopo anni di litigi con la famiglia di mia mamma, abbiamo finalmente chiuso i contratti dal notaio, ho dovuto pagare molto, dare soldi in cambio di proprietà che comunque sarebbero spettate a me. Insomma… Lasciamo perdere. Ho quindi tagliato i ponti con loro e con zia Concetta. 

Adesso ne è passata di acqua sotto i ponti. Ho scritto a mia zia Concetta. Negli screen c’è quello che le ho detto. Le ho raccontato la storia della mia vita.”

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