“Ciao a tutti, sono Susanna e la mia storia è tutt’altro che allegra e divertente… Si tratta di un vero e proprio dramma. Ho 19 anni e dagli screen penserete che sono una ragazza con un caratteraccio insopportabile, e avete assolutamente ragione. Questa mia caratteristica nasce da un rapporto conflittuale e a dir poco tossico con la donna che mi ha generata. Fin da bambina sono sempre stata il “parafulmine” per le sue frustrazioni. 
 
Anche un solo giocattolo fuori posto scatenava urla e insulti di ogni genere. Più volte nel corso della mia breve vita mi ha specificatamente detto di essersi pentita di avermi avuta perché sono solo una spina nel fianco. Purtroppo non ho un padre perché è andato via quando ero molto piccola e mi ha lasciata sola con quel mostro di mia madre. 
 
Non ho nonni o zii, quindi sono sempre stata sola con lei senza che nessuno potesse difendermi. Ora frequento l’università e sono costretta a vivere ancora con lei fino alla laurea, ho provato a lavorare per prendere una stanza e andarmene via lontano da lei ma lo stress che la situazione mi causa e la mole di studio mi impediscono di conciliare il tutto.
 
 
Detto questo arriviamo allo scorso venerdì… Dopo l’ennesima litigata con mia madre che mi impediva di studiare serena sono uscita di casa per distrarmi con i miei amici. Ogni volta che esco lei mi tempesta di messaggi e chiamate e per disperazione spengo il telefono. Tutto il dramma parte da questo dettaglio e nella conversazione con il mio ragazzo Giulio, leggerete a cosa ha portato.”

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