“È vero o no che alcune amicizie scadono come le mozzarelle? Alcune si portano avanti solo perché hai la sensazione che “è giusto così” anche quando ormai puzzano e sanno di tappo. Il mio vecchio gruppo di amici della triennale è l’esplosione di questa cosa lmao, dato che dopo i primi anni di affetto poi siamo andati avanti con fatica, quasi forzatamente.

Sono soprattutto io ad essermene accorta, perché essendo mooolto sveglia e intuitiva avevo notato, già al tempo delle magistrali, che eravamo diventati persone spregevoli che facevano cose brutte, spesso anche tra di noi. Però per quel motivo strano che ti porta a voler mantenere alcune amicizie, sono rimasta sempre zitta su cose che scoprivo…anche io in fondo ho fatto la mia parte cattiva, perché ho cominciato a frequentare da amante uno del gruppo, Agostino, fidanzato con un’altra di noi (Francesca).

Poco tempo fa c’è stata un’altra pagliacciata, con noi riuniti per festeggiare il comple di Michela. La sagra dei sorrisi finti vi giuro. Comunque io e Agostino avevamo organizzato una sorpresa: un regalo che avrei portato a sorpresa a tavola. L’accordo era che io sarei uscita dalla stanza della cena a tavola, lui avrebbe messo una musica che gli avrei mandato, e poi sarei rientrata in stanza col regalo. Insomma, anch’io ho sempre fatto parte di questo circo di finzione…

ma stavolta avevo trovato una soluzione per rendere la cena meno patetica e più piccante…In questa chat eravamo tutti a tavola per la cena di comple, e ho cominciato a scrivere ad Agostino..”