“Mia sorella dice sempre che sono chiusa, noiosa, spenta. Ride, scherza, mi invita ad uscire, a “vivere di più”. Ma quello che non capisce è che dietro i suoi inviti c’è sempre un giudizio. Non le basta che io sia diversa, vuole salvarmi a modo suo. Come se fossi rotta. Come se dovessi per forza assomigliarle per valere qualcosa.

Ho provato a sopportare. A sorridere. A minimizzare. Ma quando chi ti dovrebbe amare ti umilia con leggerezza, e lo fa da anni, qualcosa dentro si spezza.

Non sono una missione, non sono un errore da correggere.

Questa è stata l’ultima volta che gliel’ho spiegato.

E forse la prima in cui ho smesso di giustificarla.”

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