“Mi chiamo Giada, ho 27 anni, e fino a pochi giorni fa ero convinta di stare con una persona normale. Non perfetta, ma almeno ma normale. Andrea era uno tranquillo, di quelli che non amano fare drammi e che ti dicono sempre che “va tutto bene”, anche quando chiaramente non va tutto bene. Io ero quella più organizzata, quella che si prende a cuore le cose, che cerca di creare armonia tra le persone. Ed è proprio da lì che è iniziato tutto.

Andrea mi parlava di questa sua fantomatica sorella. Una che non avevo mai conosciuto, mai vista nemmeno di sfuggita, ma che improvvisamente sembrava entrare in ogni conversazione. Ogni tre per due aveva in ballo qualcosa da fare con lei e io, da brava fidanzata, mi sono pure impegnata: gli ho detto che sarebbe stato bello organizzare una cena tutti e tre insieme. Non perché fossi ossessiva, ma perché lui stesso insisteva sul fatto che dovessi conoscerla ogni volta che spariva per aiutarla in qualcosa o comunque vedersi con lei.

Così ho fatto quello che farebbe chiunque: ho preparato una serata carina. Ho chiesto a lui a che ora sarebbe arrivata, cosa le piacesse mangiare, se avesse allergie. E ogni risposta era più vaga della precedente, come se Andrea non sapesse nemmeno di cosa stessi parlando. Pensavo fosse stressato, pensavo che magari litigassero spesso, pensavo tutto fuorché la verità.

Quella sera, in chat, ho scoperto una cosa talmente assurda che all’inizio pensavo stesse scherzando. Ma non scherzava.
E quando qualcuno ti nasconde una cosa così fuori dal mondo, ti chiedi inevitabilmente cos’altro possa aver nascosto.”

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