“Mio figlio non vuole accompagnarmi dall’oncologa. Mi ha detto cose poco piacevoli.
Sono una signora che quest’anno ha avuto una brutta sorpresa. Una formazione tumorale già bella grossa. Grazie al Signore mi sono potuta curare e ora sto facendo il primo giro di controlli dopo l’ultima chemio.
Ho chiesto a mio figlio di accompagnarmi. Ho cercato anche di convincerlo provando a parlargli a quattr’occhi, ma niente.
MI ha detto delle cose non belle.
Io lo so che sono anziana. Sembra che quando sei anziano gli altri non aspettano altro che ti togli dai piedi, che lasci spazio a loro. Le persone anziane piacciono poco lo so. Si ammalano, hanno bisogno, diventiamo di nuovo bambini. Piangiamo per niente, ci emozioniamo pensando a quando eravamo giovani e a tutte le cose belle che abbiamo fatto nella nostra vita. Abbiamo più ieri che domani e questa cosa ci fa molta paura. Ma questo non significa che dobbiamo gettare la spugna, non curarci più, buttarci sul letto ad aspettare la fine. Io ho tutta l’intenzione di godermi la vita fino all’ultimo dei miei giorni.”
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