“Mi chiamo Susanna. Sono andata a fare la spesa e mio compagno è impazzi** perché il bambino piange di continuo. Ho paura per mio figlio.

Oggi sono andata a fare la spesa perché servivano cose indispensabili a casa. E mio compagno ha dato di matto… e alla fine ha fatto una cosa orrenda…. La cosa che ogni madre teme più al mondo….

Sono qui a scrivervi da casa di mia madre. Sono qui a scrivervi perché mi chiedo seriamente se questo sia un padre. Si può definire padre uno che se ne frega completamente di suo figlio, uno che vede tutto come un peso enorme.

Qual è la definizione di padre? L’uomo che concepisce un figlio? L’uomo che se ne prende cura?? L’uomo che lo aiuta a crescere??

Il mio compagno dice sempre di essere stanco morto, di essere esaurito. E forse è vero. Forse la depressione post partum ha colpito lui e non me. Forse esiste anche per gli uomini.

Ho la testa confusa, mi chiedo se ho sbagliato io ad assillarlo. Ma vi giuro che un sacco di cose le facevo da sola, in piena autonomia, proprio per farlo riposare.

Ma niente… tutto il mio impegno non è servito a niente… E ora ho davvero paura per mio figlio. Mi sento morire.”

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