“Cari lettori di Spunte Blu, devo essere onesto, non conoscevo questa pagina, che ho saputo essere molto seguita. Ma è colpa mia, uso poco i social da sempre. Un mio caro amico invece vi legge spesso e l’altra sera, quando gli ho raccontato ciò che mi è successo, ha insistito nel chiedermi di inviare questa chat alla vostra redazione. Lui ha trovato la storia incredibile, chissà, magari interesserà anche a qualcuno di voi.

Prima di tutto so che mi devo presentare, sono un uomo di 52 anni, imprenditore nel campo immobiliare da tanti anni, che mi ha dato tante soddisfazioni.

Di contro, purtroppo, non sono riuscito a crearmi una mia famiglia, contrariamente ai miei fratelli Alessandro e Margherita che hanno avuto rispettivamente due figli.

Io a questi ragazzi ho sempre voluto un gran bene e, impegni di lavoro permettendo, ho sempre cercato di essere molto presente. Li ho sempre considerati come figli.

Qualche tempo fa ho cominciato a riflettere su una cosa che non mi faceva dormire la notte e così, dato che ormai vivono tutti distanti, ho pensato di scrivere attraverso il gruppo che avevo creato con loro durante la pandemia e dare una comunicazione importante…

Il resto ve lo lascio scoprire.”

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