“Ciao Spunte, sono Maricla e vorrei che il mio compagno e tutte le persone (uomini e donne) imparassero a usare la grammatica italiana in modo corretto. Il mio compagno però non capisce una beneamata.

Non voglio fare spiegoni di grammatica (anche se potrei). Solo vorrei fare capire a tutti che essere inclusivi non è solo una moda del momento, della serie mettiamo tutti l’asterisco o una bella schwa e buonanotte. Non è un trend, tipo vedi gli hashtag più di tendenza e li appioppi ai tuoi post perché abbiano più like.

Qua si tratta di noi. Di persone, di uomini e donne. Desidero che nostra figlia viva in un mondo in cui non si debba vergognare di essere una donna, non debba mai nasconderlo.

Mio padre e mia madre erano entrambi lavoratori. Ho un padre meraviglioso che non ha mai avuto paura di perdere la sua virilità se impugnava una pezza o una spugna per lavare i piatti. Era bello vedere papà che spolverava casa, mentre mamma correggeva i compiti dei suoi alunni.

Ora vivo col mio compagno e sono incinta. Non so ancora se sarà maschio o femmina. Il mio compagno viene da una famiglia diversa dalla mia. Sua madre era casalinga e suo papà aveva un negozio. Non sopporto che nel suo modo di esprimersi si nascondano delle ombre, come se le donne fossero meno degli uomini. Non è quello che voglio per mia figlia, se l’avrò. 

Cosa ne pensate? Vorrei avere la vostra opinione per generare un dialogo su questo argomento. Spero mi pubblichiate. Grazie.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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