“Ciao Spunte, mi chiamo Serena e vivo in Francia col mio compagno. Per queste feste siamo tornati in Italia. Ci ha ospitati sua mamma che ha una stanza da letto in più. Sua mamma è stata gentilissima, generosa. Lei non ama molto i convenevoli e se le chiedevo se potevo prendere qualcosa mi rispondeva che non dovevo chiederle nulla, che eravamo in famiglia.
Purtroppo però la sorella del mio compagno non si è comportata altrettanto bene. Mi rispondeva in modo sgarbato, mi parlava di sopra quando intervenivo per dire la mia a tavola, manco mi degnava di uno sguardo. Insomma… Ma va bene. Accetto tutto, figuriamoci.
Il problema è venire accusati di cose non vere. Leggerete dagli screen che vi mando una conversazione con lei.
Per tutta la conversazione ho cercato di rimanere calma, nonostante il sangue mi bollisse. Però se le rispondevo male, sicuramente ogni parola sarebbe stata usata contro di me e allora con la gentilezza ho cercato di farla ragionare. Per fortuna, ho portato al tribunale, cui ero stata chiamata in giudizio, le prove necessarie a scagionarmi di ogni accusa. Me ne torno in Francia con la fedina penale ancora pulita. Ahi ahi…”
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