“Ciao a tutti! Oggi vi scrivo con la pazienza di chi ha appena scoperto che, oltre a insegnare greco antico, dovrebbe anche saper cucinare pollo e pulire mensole. Perché sì, dopo due lauree e anni a studiare verbi irregolari, mi ritrovo a discutere se fare ripetizioni includa anche stirare lenzuola. Spoiler: no.

La situazione? Una madre convinta che il mio ruolo di tutor si estenda a preparare cene, organizzare dispense e chissà cos’altro, solo perché la precedente aiutante lo faceva. Peccato che io non sia un jolly da tirare fuori ogni volta che serve. Ma qui non si tratta di pigrizia: si tratta di rispetto. Perché, quando una giovane donna fissa un prezzo per il suo lavoro, c’è sempre chi storce il naso, come se le competenze valessero meno della sua età.

E il bello è che più spiego, più ricevo lezioni di vita su “come girare il mondo”. Perché, ovvio, se osi dire di no, diventi la ragazza viziata che non sa stare al passo. Ma se fossi un uomo, mi chiedo, mi chiederebbero di condire l’insalata?

La chat che vi allego è un capolavoro di malintesi e la prova che certe mentalità non sono solo retrograde, ma pure creative.

Date voce a chi, come me, non vuole essere ridotto a un multitasker sottopagato.”

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