“Mi chiamo Marco, ho 27 anni e vorrei fare l’influencer. Prima di fraintendere, non pensiate che lo voglia fare perché mancanza di voglia di lavorare, tutto il contrario. Voglio lavorare, voglio metterci tutto me stesso, ma sento che ci sono degli argomenti che vorrei affrontare pubblicamente e vorrei avere un pubblico affezionato pronto ad ascoltarmi. Come detto, però, lavoro “realmente” da sempre anche se ho una lista di esperienze lavorative che sembrano uscite da un film comico, se non fosse che c’ero dentro io. Quando ho iniziato a lavorare in quel bar, mi era stato detto che avrei imparato “sul campo”, che sarei cresciuto “insieme al brand”. Il bar è molto attivo sui social, di lì passano i più famosi dei famosi e quindi la titolare mi aveva assicurato che da lì sarebbe iniziata la mia carriera. Anche se ufficialmente ero un cameriere e ufficiosamente sono il suo schiavo. Ma tutto questo è andato avanti per troppo. L’altro giorno lei ha superato il limite e quindi era il momento che alzassi la voce e mi facessi sentire seriamente. ”

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