“Ciao a tutti e ciao Spunte Blu. Mi chiamo Letizia e vi scrivo per raccontarvi un fatto che mi è successo qualche tempo fa e di cui ultimamente si sente sempre più parlare. Da circa due anni e mezzo, lavoravo come impiegata in un’agenzia di assicurazioni: ero entrata con sei mesi di prova e poi avevo rinnovato man mano sempre il contratto, fino all’ennesima scadenza che, dalle chiacchiere col capo, sapevo sarebbero significata un ulteriore rinnovo: infatti è stato così. 

Una mattina al lavoro il capo mi convoca nel suo ufficio e mi dice che mi avrebbe fatto firmare il nuovo contratto, ma che questa volta sarebbe stato indeterminato, se avessi accettato. Io ero al settimo cielo e avevo risposto subito sì! Lui allora contento, mi convoca per il pomeriggio per la firma. 

Una volta arrivata lì però, dopo avermi messo il contratto davanti, comincia a farmi delle domande prima molto generiche, poi sempre più personali, fino a domande strettamente intime. Ho reagito, ovviamente, e appena uscita dal lavoro ho raccontato subito tutto al mio ragazzo. 

Pensavo di essere capita e sostenuta, invece il suo comportamento è stato peggio (o quasi) di quello del mio capo”.

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