“Mi chiamo Andrea e mi sono da poco trasferito in un nuovo condominio. Appena l’ho visto con l’agenzia me ne sono innamorato: è un piccolo complesso di pochi appartamenti, nel verde, ha un grande cortile interno e un giardino dentro assurdo. Un posto tranquillo, dove posso allontanarmi dalla frenesia del centro città (dove abitavo prima) e poter lavorare e vivere in pace.

O, almeno, era questa l’idea che avevo del condominio prima di trasferirmi ufficialmente.

No perché sono due giorni che vivo qui e mi è già passata la fantasia. Non è il posto il problema, e neanche i vicini. Tranne una. La signora Augusta del primo piano. “La supervisora del condominio”.

Ho avuto il piacere di fare la sua conoscenza sul gruppo del condominio (non sapevo si facesse pure il gruppo dei condomini) in cui mi ha aggiunto l’amministratore.

Già dai primi messaggi della signora Augusta ho capito che è una tosta da sopportare, ma spero in qualche modo di avere l’aiuto anche degli altri. In fondo, siamo tutti sulla stessa barca no?”

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