“Ciao ragazzi, mi chiamo Silvia e sono una di quelle persone che quando ti dice “faccio mille cose”, intende proprio mille cose. Lavoro, corro, studio, ballo, organizzo viaggi anche se poi magari non ci vado, prendo appunti a caso su taccuini che non rileggerò mai e ogni tanto dimentico di pranzare perché sto cercando di imparare il giapponese in un podcast mentre faccio la spesa. Per scelta.

Vivo bene da sola eh, ci tengo a dirlo. Non ho bisogno di una persona per sentirmi completa, però oh, ci sono momenti in cui mi piacerebbe avere qualcuno accanto con cui condividere tutto o a cui raccontare le mie giornate da 48 ore, i sogni assurdi o i drammi da supermercato. Solo che quel qualcuno deve essere giusto, non uno a caso. Non perfetto, ma… normale.

Comunque, come tante anime in cerca, uso le app di dating. E lì, qualche giorno fa, ho conosciuto un tipo. Dopo un tot di messaggi decidiamo di vederci e passiamo una bella serata. Lui carino, mediamente intelligente, non particolarmente bello ma il suo perché. Insomma, ci poteva stare.

Il giorno dopo gli scrivo, tutta contenta, per proporgli di rivederci. E lì inizia un lento, inesorabile viaggio verso la follia. Vi lascio gli screen, ma vi spoilero che questa conversazione mi ha letteralmente salvata non solo da ulteriori perdite di tempo, ma anche dal tipo di uomo che detesto con tutta me stessa.

Non l’ho più sentito, ovviamente. Ma volevo condividere con voi questa piccola avventura per dire che sì, la solitudine non è sempre splendida, ma ragazzi, l’alternativa può essere molto, molto peggio.”

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