“Premetto che sono un ragazzo parecchio imbranato con i social network, whatsapp e qualsiasi tipo di app strana per gli smartphone.
Qualche giorno fa ho ricevuto un messaggio, da un numero che non avevo in rubrica, con scritto “ricordami dove ci siamo conosciuti”. All’inizio non volevo rispondere, poi però a causa della curiosità gli ho risposto con il classico “chi sei?” e da lì è partita una lunga conversazione che cerco di riassumervi in poche righe.
Mi ha detto di chiamarsi Sabina e di aver trovato il mio numero salvato in rubrica e, pensando che fosse un ricordo annebbiato di qualche vecchia serata in discoteca, ha deciso di scrivermi.
Quando le ho detto di non avere idea di chi fosse (anche perché come foto profilo aveva un’immagine del mare) ha cominciato a dirmi che magari era il destino che ci ha fatto incontrare così. Poi mi ha raccontato delle cose di lei e più parlava più la trovavo interessante (anche perché per colpa del covid non ho a che fare con una ragazza da più di un anno) quindi le ho dato corda e ci siamo scambiati molti messaggi durante il giorno.
Dopo circa una settimana, il fatto che lei non volesse farmi vedere una sua foto mi sembrava strano, perciò ho cominciato a farle qualche domanda…”

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