“Sono Lorenzo e ho parlato con la mia ragazza della discussione sollevata da Alessandro Borghese sul lavorare gratis per imparare.

Io e la mia ragazza abbiamo background completamente diversi. Veniamo da mondi molto distanti, eppure ci siamo innamorati l’uno dell’altra. Lei è figlia di un imprenditore settore edile, mamma professoressa universitaria. Mio padre invece è morto quando avevo nove anni e mia madre è invalida per una malattia al cuore.

Io lavoro nel settore digitale e non ho avuto aiuto proprio da nessuno, nemmeno dai miei genitori perché non hanno potuto. Mai ho accettato lavori non pagati o sottopagati per imparare qualcosa. Non potevo assolutamente permettermelo, come penso capita a tante persone.

Considerate che l’altro giorno un cliente voleva darmi 4 euro per un lavoro che avrei dovuto svolgere in un’ora/un’ora e mezza circa. Il datore di lavoro mi ha detto che mi avrebbe fatto crescere tantissimo.
Io gli ho risposto: “Certo, realizzo questo lavoro col coso… hmm – come si chiama? – certamente lo svolgo col… ah ecco… col caz**!!”. My 2cent, si intende.

La mia fidanzata invece dice che è giusto così. Che per imparare qualcosa puoi anche non essere pagato o pagato una miseria. Però questo puoi farlo se hai il sederino parato, o no??
Volevo chiedere alla pagina cosa ne pensa. Pensate che Borghese abbia ragione oppure col coso, come si dice, col caz**?

 

 

 

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