Noi di SpunteBlu siamo contro ogni forma di violenza e discriminazione, e il nostro obiettivo è da sempre raccontare le vostre storie che ogni giorno ci inviate tramite i vostri screen. Perché da sempre abbiamo creduto nel fatto che le chat non sono un semplice strumento per facilitare l’organizzazione di incontri, cene o eventi, ma sono un luogo virtuale dove avviene di tutto, e dove, per l’appunto, nascono le storie reali di SpunteBlu.
Oggi ci scrive una ragazza per raccontarci il proprio disagio vissuto con suo padre, che non accetta la sua volontà di essere felice. Ecco le sue parole:
“In sostanza sono una ragazza transgender e da pochi giorni ho deciso di fare coming out chiedendo in un mio post di darmi il femminile. Dì lì è nata una discussione con mia sorella durante la quale mi ha definitiva la “vergogna della famiglia”; di lì ho risposto con un post in cui dico: “se per essere felice devo essere la vergogna della famiglia, lo sarò fino alla fine dei tempi”.
Questa è la conversazione susseguita con mio padre, con cui in realtà non ho rapporti da un po’ di tempo per evidenti motivi…”
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