“Convivo con Ilaria da qualche mese, dopo quattro anni di fidanzamento. Non che la cosa mi dispiaccia, sia chiaro, ma… nessuno mi aveva avvertito che vivere con lei sarebbe stato come convivere con un generale dell’ordine assoluto.
Lo ammetto, non sono il re della precisione: ogni tanto lascio una tazzina nel lavandino, i calzini sul divano, o dimentico di piegare la coperta sul letto. Ma per Ilaria tutto questo non è una semplice disattenzione, è un crimine contro l’umanità. Stamattina si è infuriata perché ho lasciato la tazzina del caffè nel lavantino.
Una scenata degna di un film drammatico, con tanto di elenco infinito di “tutte le cose che sbaglio”. A volte mi chiedo se sia davvero necessario vivere in una casa che sembra un’esposizione Ikea. Io credo che una casa debba essere vissuta, non sterilizzata. Ma provarci a dirlo a lei? Missione impossibile. Alla fine, mi ritrovo a discutere con la persona che amo per una tazzina. E oggi, per protesta, non cucinerà nemmeno.
Ma secondo voi sono davvero io il problema? Io cerco sempre di sdrammatizzare, ma la situazione inizia a pesarmi.”




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