“Mi sono stancata degli annunci contro la violenza di genere. Possiamo parlare anche agli uomini nelle campagne pubblicitarie, o no???

Risolvi la seguente equazione di primo grado: donna + x = livido.

Sono una stagista in una agenzia di comunicazione.

Sta arrivando il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere. Ho dato un’occhiata in giro e mi è venuta una tristezza assurda, guardando le campagne di grandi brand.

È sicuramente giusto educare le donne al riconoscimento dei campanelli di allarme alla violenza di genere. Ok. Ma dall’altra parte perché nessuno (o quasi) si preoccupa di educare gli uomini??? Perché nessuno parla con gli uomini?? Perché non c’è in rete nemmeno l’immagine di un uomo dietro le sbarre?? Perché non si parla del fatto che le istituzioni devono imparare per prime a riconoscere la violenza e la sua pericolosità??

Donne ferite, donne col cerotto in viso, donne con un occhio nero, donne che piangono. Bah.. Anche basta, no? Anche qualcosa di diverso.

Io non ci sto!! In quanto stagista conto meno di zero in ufficio. Io e una mia collega abbiamo pensato a degli spec ads, ossia a degli annunci finti, immaginari, speculativi da mostrare ai manager della mia agenzia.

C’è però un ostacolo molto grande. C’è un ostacolo che renderà inutili tutti i miei ragionamenti, tutta la mia rabbia, tutta la mia creatività. Vi mando questa chat per sollevare questa questione.”

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