“Mi sono dovuta sorbire una mamma inferocita per la festa dei nonni.
Sono Dora e faccio la maestra. Oggi mi trovo a scrivervi e inviarmi una chat che personalmente credo sia vergognosa. O meglio, vergognosa è la mia interlocutrice, ovvero una mamma di un bambino che mi ha scritto il praticamente alla fine della scuola, diciamo giusto il tempo di portare a casa il figlio. Dovete sapere che ormai con whatsapp e altro non si gode più di privacy o semplicemente libertà. Come maestra faccio parte del gruppo scolastico (con tutte le mamme dentro!) e il mio numero è di dominio pubblico. Quindi questa qua, che addirittura dice di essere una psicologa (e forse è questo il vero problema…) mi scrive. Incazzata. Vuole conto e ragione per una piccola attività che ho fatto fare ai bambini, appunto per il giorno dei nonni. Cose da non credere! Leggete e capirete che non esagero.
Tra bambini e soprattutto mamme come questa, mi deprimo a guardare la mia busta paga. Sono decisamente sottopagata.”
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