“Non è la prima volta. C’era già passato. Ha avuto una pesante dipendenza da pornografia che ha compromesso tanto: la sua vita, la nostra coppia, ed anche la nostra intimità. Psicologo, terapia, un percorso lungo, promesse, lacrime. E io lì, accanto a lui, a fargli da scudo mentre diceva di aver toccato il fondo. Solo che a quanto pare il fondo aveva uno scivolo.
Non so cosa faccia più male: se il fatto che abbia nascosto tutto per mesi, o scoprire per puro caso – controllando l’app della postepay – che pago io la cena, ma lui spende 39 euro al mese per “contenuti esclusivi” con la stessa facilità con cui io apro Netflix.
Quello che leggerete è uno sfogo. Una richiesta di spiegazioni. Un confronto tra chi ha voglia di guarire e chi ancora pensa che basti nascondere per far sparire.
Spoiler: non urlo. Non lo insulto. Ma gli metto davanti uno specchio. Il problema è che non so se lui ha ancora il coraggio di guardarsi davvero.”



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