“Dal settimo cielo per l’assunzione a tempo indeterminato all’inferno per il trasferimento nella nuova città.
Sono un professore universitario appena nominato tale. Ho una cattedra a tempo indeterminato. L’università di Enna mi ha conferito questo incarico, appena 5 giorni fa. Non potete capire la soddisfazione e la gioia, a 42 anni, con 2 bambini di 5 e 3 anni, dopo un decennio di lavori a progetto semestrali per tutto il nord Italia. Sono volato a Enna (ok a Catania e poi macchina…) a finalizzare tutto e FIRMARE! Sono un professore a tempo indeterminato! Comunico tutto alla mia dolce moglie che aspettava la notizia come una formalità. E qui inizia il mio dramma personale. D’accordo sicuramente ho buttato lo sguardo troppo lontano e con frenesia, ma non è la cosa più ovvia trasferirsi a Enna? E qui la doccia gelata: Milena non ha intenzione di lasciare Bergamo e mai l’ha avuta. Dovrei fare il “professore viaggiatore”. Mi sto interrogando sul concetto che ha Milena di “Amore” e “Famiglia””



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