“Salve a tutti quanti, il mio nome è Antonello e credo che la mia storia sia piuttosto unica. Sia perché ognuno di quelli che manda qualcosa pensa che determinate cose capitino solo a lui, ma anche perché pur io non essendo un assiduo lettore delle chat mandate da altri qui su Spunteblu, penso che non sia usuale che un figlio mandi una litigata avuta con il padre. Infatti io sono un ragazzo che vive ancora con i genitori, e logicamente devo sottostare alle regole di casa, le regole di mio padre, ma quando queste sono totalmente assurde allora cosa succede? Oltretutto io, come decine di altri ragazzi in Italia (se non nel mondo), non vedo proprio l’ora di potermene andare via e vivere per i fattacci miei, in libertà e indipendenza. In ogni caso la supervisione di mio padre, perché mia madre invece è molto più tranquilla da questo punto di vista e lui stesso è sempre stato molto giovanile e aperto di mente, si è acuita quando sono andato a dormire da una coppia di amici in un loro villino sul mare e lì, di notte, mio padre mi ha iniziato a mandare dei messaggi.”

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