“Amici, vi scrivo per parlarvi di un’esperienza con un uomo, ma anche dell’ennesima teoria pseudo-scientifica che serve solo a diffondere stereotipi. Io e A.(non faccio nomi) ci siamo conosciuti mesi fa grazie a un amico in comune. Tutti e tre siamo appassionati di trekking e amiamo avventurarci per sentieri di montagna, arrampicarci etc. Un giorno abbiamo fatto insieme proprio un percorso… io e A. ci siamo fatti subito simpatia e ci siamo visti altre volte, sempre in situazioni simili in montagna… poche volte alla fine, ma intense, insomma c’era un flirt. Quando è stato possibile, più di recente, lui mi ha invitata a uscire per un appuntamento in città compreso di cena. Chiaramente era un contesto diverso rispetto alla montagna, e io mi ero sistemata di conseguenza. La serata però si è rivelata una tortura imbarazzata e piena di silenzi, con lui (e quindi poi io)  palesemente a disagio, neanche ci siamo baciati.. Dopo essere tornata tristemente a casa prestissimo, dopo ben due giorni in cui nessuno dei due si è fatto sentire, non ce l’ho fatta più e gli ho chiesto cosa non andava. Tutta la risposta e la spiegazione che ha dato mi hanno fatto perdere fiducia nell’umanità. Ok che lui non è giovanissimo, ma si possono avere queste idee di mio nonno??”

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