“Ciao a tutti, sono Maddalena, mamma di Martino, che ha sei anni e quest’anno ha iniziato la prima elementare. In classe la situazione non è rosea, c’è una certa turbolenza e le maestre sono già esaurite dopo due mesi di scuola. In particolare, ci sono due o tre ragazzini che creano il terrore e bullizzano quelli più deboli e, tra l’altro, sono incuranti rispetto a qualunque richiamo o castigo.

 

Martino, comunque, non è loro vittima. Da loro si difende e, da quello che ho capito, sta in una fascia in mezzo di bambini neutrali. L’altro giorno, però, è tornato a casa mogio mogio, aveva dei segni di pizzicotto sulle mani ed erano scomparsi due pennarelli dal suo astuccio; oggi, invece, era sull’orlo del pianto e sull’astuccio aveva dei tagli di forbice.

 

Ho provato a indagare, ma non mi ha voluto dire nulla. Ho insistito e dopo un po’, tra le lacrime, mi ha confessato che era una sua compagna, Greta, a tormentarlo. Ma che lui non si difendeva proprio perché era una femmina.  Lo ammetto, la cosa mi ha reso fiera, perché così piccolo è già così cavaliere.

 

Però poi ho pensato di scrivere alla mamma di Greta, per capire come aggiustare la situazione (l’astuccio era nuovo…) Ma dall’altra parte ho trovato una persona davvero maleducata… e ho capito da chi ha preso la figlia!”

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