“Quando provi a rimettere insieme una storia, ti puoi solo aggrappare ai dettagli belli, alle piccole cose, a quei segnali che ti fanno dire “forse ci siamo”.
Io e Davide eravamo in quella zona strana: non insieme ma pensavo nemmeno separati o meglio non del tutto. Ho passato delle settimane sospese in cui un giorno piangi, un giorno ridi, un giorno dici “basta”, un giorno ti manca.
E in tutto questo è apparsa la mia migliore amica d’infanzia che mi diceva “pensa a te”, “dagli tempo”, “non fare errori”. Lei mi conosce da vent’anni però mi ha mandato un messaggio strano, di quelli che ti fanno salire il gelo sulla schiena.
E dopo non ho avuto più dubbi su quello che dovevo fare”

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