“Ciao a tutti, non avrei mai pensato di mandarvi qualche screen, ma invece eccomi qua… Per la serie le sfighe non vengono mai da sole, in questi mesi di quarantena ho avuto a che fare con un caso umano raro, vi racconto la mia storia. Io e il genio in questione ci eravamo conosciuti a una festa di carnevale pochi giorni prima dell’emergenza Covid, abbiamo ballato, parlato e ci siamo scambiati i numeri. A fine serata era anche scattato il bacio con la promessa che ci saremmo rivisti pochi giorni dopo. Da sfigata quale sono, tutto il flirt è stato messo in pausa dal lockdown.
Nonostante la quarantena e l’impossibilità di poter far nascere qualcosa dal vivo, nei periodi di chiusura abbiamo cominciato a sentirci tutti i giorni, sia per messaggio che al telefono. Abbiamo cominciato a parlare giorno e notte, di tutto e di più e ci siamo conosciuti (credevo) abbastanza bene. Sembrava tutto perfetto e ci eravamo promessi che ci saremmo visti appena il tutto si fosse sbloccato e le cose fossero tornate alla normalità.

Il fatidico giorno finalmente arriva e al “Tana libera tutti”, verso metà maggio, riusciamo a vederci: una serata magica, tutto fila liscio e a me sembra di aver trovato “quello giusto”. Ma avevo parlato troppo presto. Leggere per credere”

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