“Ciao a tutti, mi chiamo Antonio e sono divorziato da cinque anni. La cosa era iniziata con mia moglie che si lamentava di non avere abbastanza tempo per sé e che non ne poteva più di fare la stessa vita da anni, così l’ho incoraggiata a fare corsi e conoscere persone, e dopo che mi ha tradito con l’insegnante del corso di canto prima e con il maestro di difesa femminile poi, ho deciso che bastava così, perché a quel punto era chiaro che se fossi rimasto con lei mi avrebbe fatto le corna fino alla fine dei miei giorni. In un primo momento il divorzio è stato una batosta. Poi però ho cominciato a dedicarmi a me stesso, ho iniziato a fare sport, a leggere di più e uscire. E ho fatto anche qualche viaggio da solo! Soprattutto cammini. Esperienza che consiglio. Dopo la fine del mio matrimonio ho avuto una storia con un’altra donna che aveva divorziato come me, però senza figli. La relazione è durata un anno, ma Marta purtroppo aveva deciso di entrare in competizione con mia figlia di quindici anni. Le dava fastidio quando la ragazza veniva a casa, le dava fastidio che le facessi dei regali e mostrava insofferenza quando le dedicavo del tempo, escludendola a detta sua. Così ho deciso di chiudere con lei e con le relazioni in generale. Però la solitudine si fa sentire, dopotutto mia figlia non vive con me e i miei fratelli abitano in altre città. E non si può passare tutto il tempo libero con gli amici, hanno anche loro il loro daffare. E così ho deciso di riprovare ad aprirmi e ad accettare inviti ad uscire. La conversazione che vi mando è con una donna che avevo conosciuto una sera in un locale per single, nel primo incontro sembravamo avere molto in comune, ma forse avevo bevuto troppo?”

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