“Non mi sono mai considerato un tipo sofisticato. Sono uno semplice, di quelli che vivono le giornate una alla volta, senza troppi piani né complicazioni. Non ho avuto mille storie d’amore, non mi sono mai sentito un esperto di niente, tantomeno di relazioni. Ho sempre pensato che l’amore fosse una cosa diretta. Ti piace qualcuno, lo rispetti, ci stai bene insieme, lo vivi, punto. Forse è per questo che a volte mi sento un po’ fuori posto nel mondo di oggi, dove tutto sembra più complesso, più “consapevole”, più tecnico anche nei sentimenti. La gente parla di libertà, di desideri, di esperienze, di confini da superare… e io resto lì, a cercare di capire se sono io quello rimasto indietro o se davvero certe cose mi mettono a disagio solo perché non le ho mai vissute. La mia fidanzata, invece, è diversa: curiosa, sicura, disinvolta. Io la guardo e la ammiro, ma certe volte mi sento spiazzato. Questa volta, però, tutto è andato oltre le mie aspettative. Ero senza parole, ma in buona fede. Anche se è finita com’è finita… quello si che mi ha spiazzato…”
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