“Ciao lettori di Spunte Blu, siccome a quanto pare abbiamo sfiorato la tragedia, voglio condividere con voi questa esperienza. Mi chiamo Mara, ho trentadue anni e mia sorella Antonia invece ne ha ventiquattro ma certe volte sembrano quattro e basta. Mio nonno Michele è stato male qualche mese fa, un ictus che poverino gli ha dato molti problemi. Era da solo quando è successo, perché è vedovo, ma per fortuna è ancora tra noi. Solo che da quel giorno ha bisogno di essere assistito, per fortuna non in tutte le cose, così facciamo i turni con un po’ di parenti e di conoscenti che lo vanno ad aiutare. Ce la possiamo fare, insomma, ma non è una situazione facile e anche se la famiglia è unita e per fortuna abitiamo tutti vicino, siamo sempre un po’ sul chi vive. Io poi lavoro fuori città e quando tocca a me preparargli da mangiare e fargli compagnia devo fare le corse. Purtroppo Antonia non ha capito cosa vuol dire assistere un anziano e succede sempre così: lei fa il casino, però il problema diventa mio e suo. Se poi ci mettiamo che anche il nonno ha il suo caratterino, vedete voi come può andare a finire. Ciao!”

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