“Tre settimane. Non tre giorni, non una pausa concordata, non un momento di crisi. Tre settimane. In cui lui è semplicemente sparito.
Nessun messaggio. Nessuna chiamata. Nessuna spiegazione.

Dopo tre anni insieme.

Io ho aspettato. Prima con ansia. Poi con rabbia. Poi con un senso di umiliazione che non auguro a nessuno.

Perché quando qualcuno scompare così, non è solo una mancanza. È un abbandono. È una scelta.

Alla fine ho smesso di scrivergli. Di illudermi. Ho iniziato a convincermi che fosse davvero finita.

E invece.

Lui si è rifatto vivo. Con una frase che, ancora adesso, faccio fatica a credere sia reale.

In silenzio. Come se il silenzio fosse neutro. Come se il silenzio non facesse più rumore di mille parole.

Quello che è successo dopo non è una conversazione. È un processo.”

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