“Ciao a tutti, mi chiamo Valerio e nella mia vita non ho mai coltivato molte illusioni come i miei coetanei. Una di queste, che io non mi capacito essere così diffusa, è il matrimonio. Per me l’importante nella vita è quello che posso raggiungere con le mie forze, e sono contento visto che posso dire di avere un discreto successo e di potermi mantenere più che dignitosamente con il mio lavoro. Quello che ho visto fare a tanti, tra cui molti amici, è ripiegare sulle “gioie della vita coniugale”, facendo finta che quella sia la cosa più importante. Sarò cinico, ma i numeri mi danno ragione: in Italia, la metà delle relazioni matrimoniali finisce prima del diventare vedovi, altro che “finché morte non vi separi”… Per non parlare delle corna: a quanto pare il 50% delle persone tradisce o ha tradito il partner, il che significa che se non sei stato tu, sei tu il cornuto. Avevo conosciuto Noemi, qualche mese fa, e ho seriamente pensato di avere trovato una persona con delle idee per lo meno simili alle mie senza rinunciare ad avere una sana relazione basata non sulle illusioni ma sul rispetto e la reciprocità, e che sembrava d’accordo con me su tutte queste cose. A quanto pare, però, quello che si dice durante le prime settimane di relazione sarebbe una montatura fatta per pescare l’altro e tirarlo in barca, e non è la prima volta che mi capita! Ma fanno tutte così?”

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