“Ciao Spunte Blu, è quasi Natale e sono già in crisi. In realtà non solo io, ma anche tutti i miei cugini e cugine. Siamo davvero stanchi dei soliti pranzi tossici, pieni di domande inopportune e provocanti che finiscono per far soffrire sempre qualcuno.
Nella nostra famiglia ci sono persone con scelte di vita un po’ “non convenzionali” (tipo due cugini vegani, uno che fa il fumettista etc.) ma anche chi non ha scelto niente e si ritrova comunque sotto il riflettore. Come il nostro cugino gay, che ogni anno deve sorbirsi battutine “simpatiche” da parte dei parenti boomer. O quelli che ricevono costantemente giudizi sul corpo: “Quanto mangi?”, “Quanto non mangi?”, “Ti vedo ingrassat*”, “Stai bene, ma non troppo bene, eh!”.
E poi ci sono le domande esistenziali: “Quando ti sposi?”, “Quando fai figli?”, “Ma non ti senti sol*?”. Per non parlare dei commenti sul lavoro, che sembrano fatti apposta per sminuire chiunque.
Quest’anno ho deciso di provare a mettere qualche regola, giusto per rendere il pranzo più vivibile, e ho scritto a mia madre una lista di cose da evitare e da mandare a tutti i parenti. Solo che… lei proprio non capisce! Per lei sto esagerando e sto solo rovinando lo spirito natalizio e non riesce a vedere il punto. Ora siamo già al litigio, e non so come uscirne. Vi allego gli screen, magari qualcuno mi capisce!”
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