“Mi chiamo Chiara, ho 25 anni e questo è il mio primo lavoro continuativo come barista.
Prima ho fatto la cameriera per anni, tra ristoranti e catering, sempre lavori a chiamata o contratti di poche settimane. Non mi sono mai lamentata, anzi, ho sempre pensato che ogni esperienza mi avrebbe insegnato qualcosa di utile. Quando ho trovato questo lavoro, mi sono detta: “Ok, finalmente qualcosa di stabile. Una vera occasione per crescere.”
All’inizio ero persino felice di fare qualche ora in più. Pensavo fosse normale, una prova per dimostrare che potevano fidarsi di me. Le cose però hanno iniziato a cambiare. “Succede, è un periodo intenso”, continuavo a dirmi.
Poi però arriva quel momento in cui capisci che il problema non è il periodo, ma il sistema.
Non importa quanto ti impegni, perché dall’altra parte c’è sempre qualcuno che se ne approfitta.
E quando credi di aver visto tutto, ecco che arriva la domanda sbagliata, quella che va oltre il lavoro e scivola nella tua vita personale. Una domanda che nessuno dovrebbe farti.
Questa chat racconta esattamente quel momento.
Il momento in cui ho deciso che no, non era più il caso di stare zitta.
Lascio a voi decidere se ho fatto bene a rispondere o se avrei dovuto farmi scivolare tutto addosso.
Io, sinceramente, credo di aver aspettato anche troppo.”




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