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“Ciao Spunte. Il mio ragazzo deve venire a dormire da me stavolta. Ecco cosa gli ho chiesto di portarsi. Così impara a darmi della scroccona!

Ho dato al mio ragazzo pan per focaccia. L’altra volta mi ha chiesto di portare da lui qualunque cosa, pure la carta igienica. Mi ha chiesto di andare da lui già docciata perché non voleva che usassi la sua acqua. Benissimo, ho detto sì a tutte le sue richieste per quanto folli. Gli ho pure lasciato i soldi per le cose che mi aveva comprato al supermercato. E lui? Lui ha fatto finta di nulla, però se li è tenuti.

Dentro di me ero arrabbiatissima. Mi ha dato molto fastidio essere presa per scroccona, anche perché non lo sono affatto. Cioè magari sono distratta e non sto lì a contare tutti i centesimi. Io sono abituata che in famiglia, che è quella che vorrei creare col mio ragazzo, non si vede cosa è mio e cosa è tuo, ma si condivide ognuno quello che ha. Ho dovuto reagire alla sua bassezza! E come? Gli ho fatto assaggiare un po’ della medicina che lui mi ha dato, gli ho servito la stessa minestra. Non fraintendetemi, il mio comportamento è solo una reazione alla sua cattiveria. Ma non mi sarei mai aspettata che avrebbe reagito in questo modo!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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