“Dopo quello che è successo negli ultimi mesi (ma anche negli ultimi anni direi) ovvero la diffusione, anzi mercificazione dei corpi di migliaia di donne e uomini, chiunque dovrebbe, almeno in teoria, avere un solo pensiero: “ok, è successo, non so come sia potuto succedere ma è successo, ma ora non succederà più, perché tutti hanno capito la lezione e compreso quanto sia grave e terrificante tutto ciò”. Il problema è che questo non accade. Su internet, come sui social, come ovunque in realtà, anche tra gruppi di amici, si continua a non avere rispetto degli altri, si continua a violare il consenso, e si continua, quindi, a distruggere consapevolmente la vita di migliaia di persone. Perché chi mette in atto queste pratiche fa proprio questo: distrugge la vita dei soggetti coinvolti. Speravo di non ritrovarmi mai in situazioni simili, pensando di avere amiche e amici al di fuori di questo meccanismo, ma mi sbagliavo. L’altro giorno, nel nostro gruppo di amiche strette (siamo 4), una di noi, Arianna, condivide una foto molto ma molto intima del suo fidanzato…non ci potevo credere.”

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