“Non mi aspettavo niente di particolare da Serena.
Non siamo più amiche come una volta, ma un affetto di fondo era rimasto.
Quando mi ha chiesto di partecipare alla cresima di Elena, l’ho fatto volentieri.
Conosco quella bambina da quando è nata. Mi sembrava giusto esserci.
Poi, all’improvviso, arriva quel messaggio.
Un messaggio evidentemente inviato per sbaglio.
Uno di quelli che ti fa salire il sangue al cervello.
Parlava con qualcun altro. E diceva che la cresima era solo una scusa per raccogliere soldi.
Parlava di chiedere almeno un sacco di soldi a testa.
E concludeva con un “tanto a Elena non servono i soldi”.
Mi è scattato qualcosa dentro.
Non solo per il gesto squallido in sé, ma per la nonchalance con cui l’aveva scritto.
Per il modo in cui rideva mentre si prendeva gioco di tutti.
E soprattutto… di sua figlia.
Non ho più avuto voglia di far finta di niente.
Quando capisci di avere davanti una persona così, non puoi fare la gnorri.
Puoi solo dirle la verità.
E poi decidere da che parte stare.
Io ho scelto. E non torno indietro.”



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